Il Progetto

Cosa vogliamo realizzare

L’Orto sul Tetto di San Salvario a Torino sarà un’oasi verde di pace nel quartiere. Un luogo dove le ortolane e gli ortolani urban* potranno imparare e acquisire nuove competenze, rilassarsi nel proprio spazio di auto-produzione e condividere conoscenze ed esperienze con la comunità.

Quest’oasi sorgerà sulla terrazza urbana e negli spazi del Polo Culturale Lombroso16, un luogo di contaminazione di idee, di impegno sociale, di arte e di lettura. Le ortolane e gli ortolani andranno ad arricchire un luogo vivo, dove quotidianamente cittadin*, insieme a più di 50 associazioni, cooperano per avere un impatto sociale sul quartiere e sull’intera città.

L’orto sarà composto da cassoni ideati per l’orticoltura urbana, realizzati con legno 100% riciclato da pallet industriali. I cassoni saranno dotati di terriccio già provvisto di tutti i nutrienti naturali necessari per renderlo florido e adatto alla coltivazione. Insieme al cassone sarà anche consegnata una fornitura di semi antichi e/o certificati bio e le relative attrezzature.

L’Orto sul Tetto di San Salvario sarà anche un percorso di formazione aperto a chiunque vorrà fare propri i temi legati all’orticoltura biologica e sinergica, ai principi della permacultura e a tutto ciò che è necessario per poter diventare un* ortolan* urban* consapevole e competente.

Insieme a Juan Saavedra, esperto in permacultura, attiveremo un percorso, diviso in 6 moduli, che sarà realizzato a partire da fine giugno 2021 con incontri a cadenza settimanale ogni venerdì dalle 17:30 alle 19:00. Gli incontri saranno svolti all’aperto, in totale sicurezza e nel rispetto delle normative disposte a livello regionale, negli spazi dell’Orto sul Tetto presso il Lombroso 16.

Il programma del percorso prevede i seguenti incontri:

#1 – Progettare l’orto: compost/concime ammendanti; gestione dell’acqua; programmazione dei lavori di cura; scelta della tipologia di piante; valutazione della dimensione e degli spazi.

#2 – L’agricoltura biologica: cenni di agricoltura biologica, il ruolo dell’ortolan*, risorse della natura e azione dell’uomo, caratteristiche di piante, fiori, arbusti, erbe, fiori; fasi per la progettazione di uno spazio verde;

#3 – L’orto urbano: costruire la mappa dell’orto; usare strumenti di lavoro appropriati e specifici; riutilizzo dei materiali (compostaggio e riciclo); realizzare un ciclo produttivo con le piante coltivate; acquisizione di “abiti mentali e comportamentali” tesi al rispetto della natura, ad una “coscienza ecologica” e ad una sana alimentazione.

#4 – La conoscenza dell’ambiente: il suolo e l’esame attraverso i sensi (granulometria, sostanze organiche, composizione minerale); l’energia, l’esposizione, l’incidenza dei venti, la giacitura, i cicli luce/buio, il freddo/caldo e gli elementi; i nutritivi del terreno; l’acqua (le precipitazioni, la traspirazione e la guttazione); gli insetti.

#5 – Le risorse e la gestione dell’orto: introduzione alla permacultura;  la semina, la concimazione (nella pratica), il compostaggio, la pacciamatura, la gestione di malattie, le piante selvatiche e i parassiti; le stagionalità; le piante aromatiche nella agricoltura sinergica; l’alimentazione stagionale e il rapporto con il cibo.

#6  – L’orto sul balcone di casa: progettare uno spazio-orto (anche verticale); cosa piantare e quando; i vasi, il drenaggio, il terriccio e l’esposizione solare; la compostiera da balcone; la serra da balcone.

L’obiettivo

L’Orto sul Tetto di San Salvario mira a diffondere consapevolezza e attenzione al verde nel contesto urbano, concentrandosi in particolare sul ruolo fondamentale che questo può ricoprire nella vita del singolo cittadino e della sua comunità.

L’orto diventa il luogo ideale dove poter sviluppare in armonia le tre dimensioni cruciali che si completano nella figura dell’ortolan* urban*: quelle del sapere, del saper fare e del saper essere .

  • Sapere significa per noi comprendere il complesso rapporto tra le risorse naturali e l’essere umano, partendo dagli scenari globali per arrivare alla dimensione locale, a ciò che è vicino a noi e con cui ci confrontiamo nel nostro quotidiano.
  • Saper fare significa per noi avere gli strumenti di lavoro adatti per poter concretizzare, in azioni pratiche e tangibili, una coscienza ecologica urbana sviluppata.
  • Saper essere significa per noi fare proprio il senso di responsabilità verso se stessi, la collettività e l’ambiente circostante.

Come partecipare

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